Martin pescatore
Una specie di Alcedo Nome scientifico : Alcedo atthis Genere : Alcedo
Martin pescatore, Una specie di Alcedo
Nome botanico: Alcedo atthis
Genere: Alcedo
Photo By Afsarnayakkan , used under CC-BY-SA-3.0 /Cropped and compressed from original
Descrizione
Il martin pescatore è un celebre uccello della famiglia degli Alcenidi, nome che deriva dall'epopea greca del mito di Alcione: secondo la leggenda, Alcione fu infatti trasformato in questo uccello. Il nome volgare martin pescatore denota le straordinarie abilità di caccia di questo uccello che si getta nell'acqua per "pescare" le sue prede.
Taglia
17 cm
Posizionamento del nido
Tana
Abitudini alimentari
Il martin pescatore si nutre principalmente di piccoli pesci, sia adulti sia avannotti, che costituiscono fra il 60% e il 67% della dieta di questo uccello: anche i crostacei (principalmente piccoli granchi e gamberi) sono ben accetti, andando a costituire a seconda dell'area di diffusione presa in considerazione fra il 5 e il 33% del totale del cibo ingerito. In mancanza d'altro, i martin pescatore non esitano a catturare anche piccoli animali acquatici come girini, insetti acquatici come le libellule e le loro larve, e a volte anche molluschi. È stato svolto uno studiocon lo scopo di verificare la composizione del regime alimentare durante la stagione riproduttiva del Martin pescatore; le aree coinvolte sono tre: la Riserva Naturale di Nazzano, Tevere-Farfa (Roma) e l’oasi W.W.F. di Alviano (Terni); per ogni area vi sono due siti riproduttivi. Lo studio si basa sull’analisi delle borre, ossia le porzioni non digerite che contengono i resti ossei delle prede; per ridurre il disturbo nella stagione riproduttiva esse sono state raccolte alla fine della stessa. I risultati hanno portato alla luce che: 1) vi è diversità del regime alimentare tra Martin pescatori di zone differenti; 2) le percentuali di insetti e anfibi che si trovano nelle borre sono abbondanti e non trascurabili; 3) l’abbondanza di una determinata categoria alimentare non dipende dalla mancanza o dalla limitatezza delle altre; 4) tra le prede del Martin pescatore vi è un numero non indifferente di insetti terrestri. Questi elementi della ricerca portano alla conclusione che il Martin pescatore ha un’alta adattabilità nella scelta della sua dieta e che, talvolta, cacci anche alcune specie terrestri di insetti. Si ipotizza, inoltre, che la dieta del Martin pescatore può venir influenzata da fattori esterni quali le condizioni dell’ambiente circostante, le condizioni climatiche e/o meteorologiche, la quantità numerica della specie predata e la selezione individuale che compie ogni singolo individuo. Nonostante la modesta grandezza, il martin pescatore è in grado di catturare e sopraffare prede grandi anche la metà del suo corpo (fino a 12,5 cm di lunghezza), anche se solitamente la lunghezza media delle prede di questo uccello è di 2-3 centimetri. Per individuare le proprie prede, questi uccelli utilizzano principalmente la vista: dal proprio punto d'osservazione (che può essere a pochi centimetri dal pelo dall'acqua, così come a qualche metro d'altezza) essi osservano l'acqua, pronti a cogliere un movimento di una potenziale preda sotto la superficie. A questo scopo, la vista del martin pescatore è estremamente sviluppata: gli occhi possiedono due fovee connesse fra loro da una fitta rete neuronale e sono in grado di polarizzare la luce grazie alla presenza di vacuoli ricchi di carotenoidi nei coni, riducendo così gli effetti della riflessione. I martin pescatore, inoltre, imparano con l'esperienza a compensare il fenomeno della rifrazione, rendendo così la pesca più efficiente. Una volta individuata la preda, l'animale comincia a muovere la testa avanti e indietro, "annuendo" curiosamente allo scopo di valutare al meglio le distanze che da essa lo separano: a questo punto, esso spicca il volo, e si tuffa per catturarla. Quando l'animale si immerge, gli occhi sono chiusi da una membrana nittitante, che consente all'animale di vedere anche in immersione: in questa occasione, infatti, il cristallino dell'animale punta verso la fovea ausiliaria, grazie alla posizione delle quali in ambiente subacqueo il martin pescatore presenta visione binoculare, che sebbene meno acuta rispetto alla visione monoculare che questo animale presenta fuori dall'acqua è molto più importante in questo frangente per valutare le distanze. Dopo aver catturato la preda, il martin pescatore fa ritorno al proprio punto d'osservazione per poterla consumare con calma. Se si tratta di un grosso animale (come un girino, un gambero o un pesce), esso procede a sbatterlo ripetutamente contro il ramo tenendolo per la coda, in modo tale da stordirlo o ucciderlo: questo è particolarmente importante quando la preda presenta chele, spine o raggi delle pinne appuntiti, che potrebbero ferire il martin pescatore. Lische, esoscheletri e scaglie vengono rigurgitati in boli.
Habitat
Nelle regioni temperate, questo martin pescatore abita torrenti e fiumi limpidi e lenti e laghi con sponde ben vegetate. Frequenta arbusti e cespugli con rami sporgenti in prossimità di acque libere poco profonde in cui caccia. In inverno è più costiera, spesso si nutre negli estuari o nei porti e lungo le coste rocciose. Le popolazioni tropicali si trovano nei fiumi a flusso lento, nelle insenature di mangrovie e nelle paludi.
Tipo di Dieta
Pescivoro
Domande Frequenti
Informazioni generali
Area di Distribuzione
Il martin pescatore occupa un areale molto vasto che comprende gran parte dell'Eurasia, il Nordafrica e la porzione occidentale dell'Oceania. Tuttavia, la specie è stanziale soltanto nella stragrande maggioranza del suo areale europeo, nel subcontinente indiano, in Giappone, Indocina e Melanesia. In altre aree, poste prevalentemente nella porzione settentrionale dell'areale (Scozia, penisola scandinava, Russia, Asia Centrale, Manciuria, Corea, Hokkaidō) la specie è presente solo d'estate per la nidificazione, mentre con l'arrivo del freddo tende a migrare a sud. Infine, vi sono delle aree (Sud-est asiatico, Indonesia, Filippine, Medio Oriente, e gran parte del Nordafrica, sebbene vi siano popolazioni residenti in Marocco e sui Monti dell'Atlante) in cui questi uccelli svernano per poi ripartire verso nord in primavera. In generale, questo uccello è residente nelle aree in cui il clima è mite durante la stagione fredda, mentre migra verso le aree costiere oppure verso sud nelle aree in cui durante l'inverno la superficie dell'acqua rimane ghiacciata per lunghi periodi. Le migrazioni hanno solitamente modesta entità, sebbene i martin pescatore siberiani percorrano oltre 3000 km per raggiungere i siti dove svernare: alcuni esemplari europei possono inoltre attraversare il Mediterraneo e svernare in Nordafrica o Medio Oriente, così come piccole popolazioni di martin pescatore bengalesi e indocinesi di questi uccelli possono raggiungere l'Indonesia. La migrazione avviene principalmente durante la notte, mentre durante il giorno questi animali si rifocillano e si riposano nascosti fra la vegetazione. Il martin pescatore predilige eleggere a propria dimora fiumi e ruscelli a corso lento, ma si adatta molto bene anche a vivere sulle rive di laghi, mangrovieti, canneti, estuari, insenature e perfino porticcioli(frequentati soprattutto d'inverno, quando i corsi d'acqua dove questo animale vive abitualmente possono spopolarsi o addirittura ghiacciare), paludi e bacini artificiali. Le condizioni essenziali dei corpi d'acqua abitati da questi uccelli sono la presenza di acque limpide (fondamentali per individuare le prede, dato che il martin pescatore si nutre di animali acquatici che caccia utilizzando principalmente la vista) e di abbondante vegetazione costiera, possibilmente con rami sporgenti sulla superficie dell'acqua da eleggere a punti d'osservazione: queste esigenze rendono il martin pescatore un ottimo indicatore di qualità dell'habitat. Questo uccello tollera l'urbanizzazione, purché essa non vada a intaccare la limpidezza delle acque: la costruzione di argini artificiali in cemento ha tuttavia un effetto negativo sulla presenza di questi animali, che necessitano di argini terrosi per scavare il proprio nido e sono perciò costretti a migrare durante il periodo riproduttivo in zone dove essi non sono presenti.
Photo By Afsarnayakkan , used under CC-BY-SA-3.0 /Cropped and compressed from original
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Coraciiformes Famiglia
Alcedinidae Genere
Alcedo Species
Martin pescatore