Picchio beccoavorio
Una specie di Campephilus Nome scientifico : Campephilus principalis Genere : Campephilus
Picchio beccoavorio, Una specie di Campephilus
Nome botanico: Campephilus principalis
Genere: Campephilus
Contenuto
Descrizione Informazioni generali
Descrizione
È uno dei più grossi componenti della famiglia Picidi dell'ordine Piciformi: misura 50 cm di lunghezza, ed è superato solo dall'affine picchio imperiale del Messico (Campephilus imperialis), che raggiunge i 55 cm. Il piumaggio è nero lucido, con due vistose strisce bianche su collo, dorso e ali. Il becco è bianco e a forma di scalpello, le zampe sono grigie. L'alta cresta sagittale è rossa e appuntita nel maschio, e nera e leggermente ricurva nella femmina
Taglia
41 - 81 cm
Posizionamento del nido
Cavità
Dimensioni della frizione
1 - 5 uova
Tipo di Dieta
Insettivoro
Informazioni generali
Area di Distribuzione
Il picchio dal becco avorio viveva originariamente nelle foreste e zone acquitrinose di tutti gli Stati Uniti sud-orientali, da Carolina del Nord a Kentucky, Illinois, Missouri, Arkansas e Oklahoma fino al golfo del Messico e alla Florida, dove se ne trovava il maggior numero. Sempre considerato raro, il picchio dal becco avorio ha subito il massimo declino dalla fine del 1800 al 1915. Nel 1941 si stimava che ne sopravvivessero solo 24 in cinque località sparse e isolate, e nel 1948 scomparve l'ultima popolazione conosciuta, in una zona di 300 km² in Louisiana, a seguito del taglio della foresta per far posto alle coltivazioni di soia. L'ultimo avvistamento provato con fotografie, in Louisiana, risale al 1972. Quelli successivi non sono confermati, anche se talvolta si è registrato su nastro il caratteristico richiamo del picchio, e le località non sono note (o vengono tenute segrete per non richiamare curiosi e collezionisti). Questi ultimi hanno avuto la loro parte nella eliminazione della specie da molte località negli ultimi anni del XIX secolo. Il picchio dal becco avorio è protetto dalla legge federale e dalle leggi degli stati in cui vive (o viveva). Il picchio dal becco avorio di Cuba (Campephilus principalis bairdii) è una sottospecie del picchio nordamericano. Abitava originariamente le foreste di pini e altre essenze su gran parte di Cuba, ma, scacciato da queste a seguito del taglio degli alberi per far posto alle coltivazioni di canna da zucchero, dal 1900 esiste solo nella provincia d'Oriente dell'isola. Per quanto si sa, oggi sopravvive ancora solo nella riserva Cupeyal. Sembra che non ve ne siano più di 8 coppie, forse solo 6. Il taglio degli alberi non è più permesso nelle riserve di Cupeyal e Jaguani, istituite dal 1963. Ambedue le sottospecie di picchio dal becco avorio sono classificate «in pericolo di estinzione» nel Red Data Book dell'IUCN. Non sono protette dalla CITES in quanto la loro sopravvivenza è incerta e il commercio inesistente. Specie affine è il picchio imperiale che viveva nelle foreste di conifere e querce della Sierra Madre Occidentale negli stati messicani di Sonora, Chihuahua, Durango, Zacatecas, Jalisco e Michoacán, a oltre 2000 metri di quota nella parte nord e a oltre 2500 nella parte sud. Mai abbondante in alcuna località, scacciato dal taglio delle foreste e sterminato dalla caccia, non si sa se esiste ancora in qualche parte del suo areale originario. Si ritiene che sopravviva in zone remote di Zacatecas e Durango, e forse Chihuahua. L'ultimo avvistamento comprovato risale al 1958, e gli altri avvistamenti (1977) mancano di prove concrete. Se c'è una popolazione, certamente è piccolissima. Un'apposita spedizione organizzata dalla National Audubon Society e composta da G. Plimpton, V. Emanuel e J. Rowlett, nel 1975-76 ha inutilmente cercato di rintracciare questa specie nel suo areale. La specie è protetta dalla legge messicana (difficile da far rispettare), ed è classificata «in pericolo» nel Red Data Book dell'IUCN.
Stato della Specie
Il picchio becco d'avorio (Campephilus principalis) ha fatto la sua ricomparsa dopo che era stato dato "per disperso" dagli esperti che per sessant'anni l'avevano perso di vista. Grazie a un video che ne testimonia la presenza nel bel mezzo del National Wildelife Refuge, oasi dell'Arkansas (Stati Uniti), si è potuto verificare che questo picchio, uno dei più grandi al mondo, svolazza libero e probabilmente ha già nidificato. Il filmato risale all'11 febbraio 2004: tra i rami, sotto gli occhi increduli di un birdwatcher, compare il grosso uccello con la tipica cresta rossa e gli studiosi esultano. L'avevano già soprannominato Sacro Graal per le difficoltà (che credevano insormontabili) a rintracciarlo. Ora è tornato e il governo ha stanziato 20 milioni di dollari per la sua tutela. Secondo il sito http://www.haisentito.it/articolo/gli-animali-estinti-che-non-vedremo-piu-foto/51819/ Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive. il picchio becco d'avorio è stato dato per estinto non essendovi stati nuovi avvistamenti o prove che ne certifichino l'esistenza.
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Piciformes Famiglia
Picidae Genere
Campephilus Species
Picchio beccoavorio