Avvoltoio tacchino
Una specie di Cathartes Nome scientifico : Cathartes aura Genere : Cathartes
Avvoltoio tacchino, Una specie di Cathartes
Nome botanico: Cathartes aura
Genere: Cathartes
Photo By Francesco Veronesi , used under CC-BY-SA-2.0 /Cropped and compressed from original
Descrizione
Si tratta di un uccello di grosse dimensioni, con un'apertura alare di 160–183 cm, una lunghezza di 62–81 cm e un peso di 0,8-2,3 kg. Generalmente gli uccelli che occupano le zone settentrionali dell'areale della specie hanno dimensioni maggiori di quelli della regione neotropicale. 124 uccelli provenienti dalla Florida pesavano in media 2 kg, mentre 65 e 130 uccelli provenienti dal Venezuela pesavano in media, rispettivamente, 1,22 e 1,45 kg. La specie presenta scarso dimorfismo sessuale; i sessi sono identici per quanto riguarda piumaggio e colorazione, ma le femmine hanno dimensioni leggermente maggiori. Le piume che ricoprono il corpo sono prevalentemente nero-brunastre, ma le penne remiganti delle ali, viste da sotto, appaiono grigio argentee, contrastando nettamente con il resto delle ali, di colore più scuro. La testa degli esemplari adulti è piccola relativamente al corpo ed è di colore rosso; su di essa le piume sono molto poche o del tutto assenti. Il becco, relativamente breve e uncinato, è color avorio. Le iridi degli occhi sono bruno-grigiastre; zampe e piedi sono color rosa carne, sebbene siano generalmente macchiate di bianco. L'occhio possiede una singola fila incompleta di ciglia sulla palpebra superiore e due file su quella inferiore. Le due dita anteriori del piede sono allungate e presentano piccole membrane alla base. Le impronte sono larghe, e misurano 9,5–14 cm di lunghezza e 8,2-10,2 cm di larghezza, ma questi dati includono anche le tracce lasciate dagli artigli. Le dita sono disposte secondo il classico modello anisodattilo. I piedi sono appiattiti, relativamente deboli, e poco adatti per afferrare; anche gli artigli non sono forgiati per afferrare, in quanto sono relativamente smussati. In volo, la coda appare lunga ed esile. L'urubù ha coda e ali relativamente più corte, caratteristiche che in volo lo fanno sembrare ben più piccolo dell'avvoltoio collorosso, nonostante la massa corporea delle due specie sia all'incirca la stessa. Le narici non sono divise da un setto, ma sono perforate; osservando l'animale da un lato, è possibile vedere attraverso il becco. L'animale effettua una muta tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Essa assume un andamento graduale, e si protrae fino all'inizio dell'autunno. Gli esemplari immaturi hanno la testa grigia e l'estremità del becco nera; con la crescita, la colorazione assume i toni propri degli adulti. La longevità degli esemplari in cattività non è nota, ma attualmente (2015) sono noti due esemplari di oltre 40 anni di età: il Gabbert Raptor Center del campus dell'Università del Minnesota è la dimora di un avvoltoio collorosso chiamato Nero nato nel 1974, mentre un altro esemplare di sesso femminile, chiamato Richard, vive presso il Lindsay Wildlife Museum a Walnut Creek, California. Richard nacque nel 1974 e arrivò al museo l'anno dopo. L'esemplare più vecchio mai catturato di cui era nota l'età aveva 16 anni. Talvolta sono stati avvistati esemplari di avvoltoio collorosso leucistici (spesso chiamati erroneamente «albini»). L'avvoltoio collorosso, come la maggior parte degli altri avvoltoi, non ha grandi capacità vocali. Essendo privo di siringe, può emettere solo soffi e grugniti. Solitamente soffia quando si sente minacciato, o mentre lotta con altri avvoltoi presso una carcassa. I grugniti vengono emessi generalmente da giovani affamati e da adulti nei rituali di corteggiamento.
Taglia
62 - 81 cm
Posizionamento del nido
Scogliera
Dimensioni della frizione
1 - 3 uova
Periodo di incubazione
1 covata
Numero di covate
28 - 40 days
Periodo di Nidificazione
60 - 84 days
Abitudini alimentari
L'avvoltoio collorosso si nutre principalmente di una vasta gamma di carogne, da quelle di piccoli mammiferi a quelle di grandi animali da pascolo, prediligendo quelle di animali morti di recente, ed evitando carcasse che hanno raggiunto il punto di putrefazione. Raramente può consumare anche sostanze vegetali, vegetazione costiera, zucche, noci di cocco e altri specie coltivate, insetti vivi e altri invertebrati. In Sudamerica, alcuni avvoltoi collorosso sono stati fotografati mentre mangiavano i frutti della palma da olio, una specie introdotta. Solo in casi rarissimi si nutrono di prede uccise da loro stessi. L'avvoltoio collorosso viene spesso avvistato lungo le strade mentre mangia le carcasse degli animali investiti dai veicoli, o nei pressi degli specchi d'acqua, mentre mangia pesci spiaggiati. Mangia anche pesci o insetti rimasti intrappolati nell'acqua bassa. Come altri avvoltoi, gioca un ruolo importante nell'ecosistema, dal momento che elimina carogne che potrebbero diventare un terreno di coltura per gli agenti patogeni. L'avvoltoio collorosso localizza il cibo grazie all'olfatto, un'abilità rara nel mondo degli uccelli, e spesso vola a bassa quota, in prossimità del suolo, per captare l'odore dell'etantiolo, un gas prodotto dagli inizi dei processi di decomposizione negli animali morti. Il lobo olfattivo del suo cervello, responsabile delle capacità olfattive, è particolarmente grande rispetto a quello di altri animali. Questa straordinaria abilità nel percepire gli odori gli consente di andare in cerca di carogne sotto la volta della foresta. Avvoltoi reali, urubù e condor, privi dell'abilità di localizzare le carogne con l'olfatto, seguono gli avvoltoi collorosso fino alle carcasse. L'avvoltoio collorosso arriva per primo nei pressi di una carogna, spesso in compagnia di avvoltoi testagialla maggiori o avvoltoi testagialla minori, che utilizzano anch'essi l'olfatto per individuare le carogne. Grazie alle maggiori dimensioni allontana facilmente gli avvoltoi testagialla, ma viene a sua volta scacciato dall'avvoltoio reale e da entrambe le specie di condor, che aprono il primo squarcio nella pelle della carcassa. Questo consente al più piccolo avvoltoio collorosso, dotato di un becco più debole, di avere accesso al cibo, poiché esso non è in grado di lacerare da solo la spessa pelle degli animali di maggiori dimensioni. Questo caso costituisce un esempio di mutua dipendenza tra specie diverse.
Habitat
Il tacchino è diffuso in aperta campagna, foreste subtropicali, arbusti, deserti e colline. Si trova anche in pascoli, praterie e zone umide. Si trova più comunemente in aree relativamente aperte che forniscono boschi vicini per la nidificazione e generalmente evita le aree molto boscose.
Tipo di Dieta
Scavenger
Domande Frequenti
Informazioni generali
Area di Distribuzione
L'avvoltoio collorosso occupa un areale molto vasto, con una superficie totale stimata in 28 milioni di chilometri quadrati. È l'avvoltoio più numeroso delle Americhe. La sua popolazione totale viene stimata in 4.500.000 unità. È presente nelle aree aperte e semi-aperte di tutte le Americhe, dal Canada meridionale a Capo Horn. Gli esemplari presenti negli Stati Uniti meridionali hanno abitudini stanziali, ma quelli diffusi più a nord possono effettuare migrazioni verso sud, fino al Sudamerica. L'avvoltoio collorosso vive in aperta campagna, nelle foreste subtropicali, nelle zone coperte da boscaglia, nei deserti e nelle colline pedemontane. Si rinviene anche in aree adibite a pascolo, praterie e zone umide. È maggiormente comune nelle aree relativamente aperte in vicinanza di boschetti su cui nidificare, ed evita generalmente aree troppo forestate. Da questo uccello dall'aspetto simile a un corvo ha preso il nome la Quebrada de los Cuervos (la Gola dei Corvi) in Uruguay, dove la specie abita assieme all'avvoltoio testagialla minore e all'urubù.
Photo By Francesco Veronesi , used under CC-BY-SA-2.0 /Cropped and compressed from original
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Accipitriformes Famiglia
Cathartidae Genere
Cathartes Species
Avvoltoio tacchino