Quaglia di Nuova Zelanda
Una specie di Coturnix Nome scientifico : Coturnix novaezelandiae Genere : Coturnix
Quaglia di Nuova Zelanda, Una specie di Coturnix
Nome botanico: Coturnix novaezelandiae
Genere: Coturnix
Contenuto
Descrizione Informazioni generali
Descrizione
La quaglia della Nuova Zelanda (Coturnix novaezelandiae Quoy e Gaimard, 1832), nota con il nome di koreke presso i Māori, era una quaglia endemica della Nuova Zelanda. La prima osservazione documentata della specie venne fatta da Sir Joseph Banks durante il primo viaggio in Nuova Zelanda di James Cook del 1769-70, ma il primo esemplare venne catturato e descritto scientificamente dai naturalisti Jean René Constant Quoy e Joseph Paul Gaimard nel 1827. All'epoca essa era ancora presente su entrambe le isole della Nuova Zelanda. Tuttavia, a partire dagli anni '60 del XIX secolo, la specie andò incontro ad un rapido quanto inarrestabile declino, che terminò soltanto nel 1875 con l'estinzione della specie.
Posizionamento del nido
Terreno
Abitudini alimentari
La quaglia della Nuova Zelanda si aggirava sul terreno in cerca di semi. Le analisi dei contenuti stomacali indicarono la presenza di foglie di erbe verdi e di semi.
Tipo di Dieta
Erbivoro
Informazioni generali
Area di Distribuzione
La specie era endemica delle isole del Sud e del Nord della Nuova Zelanda. Abitava le aree di pianura, preferibilmente le aree ricoperte da pascoli aperti, dove si alimentava di semi e di erbe.
Stato della Specie
«Sir Joseph Banks, nel suo Diario del primo viaggio di James Cook, afferma di aver incontrato delle quaglie in Nuova Zelanda nel 1769 o nel 1770, e poco dopo, nel 1772, Julien Crozet trovò che esse erano molto comuni nella baia delle Isole», scrisse Walter Reginald Brook Oliver, esperto dell'avifauna della Nuova Zelanda. «Forster ne riferì la presenza nello stretto della Regina Carlotta nel maggio 1773, durante il secondo viaggio di Cook. Il primo esemplare ad essere descritto, tuttavia, venne catturato nel 1827 nei pressi del fiume Waihou da Quoy e Gaimard, naturalisti francesi al seguito del viaggio di esplorazione condotto da d'Urville, che raggiunsero la Nuova Zelanda a bordo dell'Astrolabe. Verso il 1840, Ernst Dieffenbach sull'Isola del Nord e P. Earl su quella del Sud segnalarono la quaglia come specie non comune. Nessuno aveva più affermato che sull'Isola del Nord essa fosse comune dai tempi di Crozet. L'ultimo esemplare ad essere catturato su quest'isola venne abbattuto a Whangarei nel 1860 dal Capitano Mair, mentre l'ultimo avvistamento avvenne a Taranaki nel 1869. Nell'Isola del Sud, invece, la specie rimase ovunque numerosa fino al 1865 circa, quando il numero di capi iniziò rapidamente a diminuire. Gli ultimi esemplari di cui siamo a conoscenza sono quelli che facevano parte della collezione di Walter Buller, abbattuti nella Blueskin Bay nel 1867 o nel 1868». «Tutti i contemporanei concordarono nel sostenere che la causa dell'estinzione di questa quaglia furono soprattutto gli incendi che distruggevano le fonti alimentari e i ripari, oltre agli uccelli stessi. Anche l'introduzione di cani, gatti e ratti potrebbe aver contribuito». Buller scrisse che essa «era straordinariamente numerosa in tutta l'aperta campagna, specialmente sulle distese ondulate ricoperte d'erba dell'Isola del Sud. I primi coloni poterono intraprendere eccellenti battute di caccia alla quaglia per alcuni anni ed è argomento di storia locale il fatto che Sir D. Munro e il Maggiore Richmond nel 1848 ne uccisero ben quarantatré coppie nel corso di un'unica giornata in un luogo situato a poche miglia da quella che oggi è la città di Nelson. Mentre uno scrittore di Canterbury affermò che nei primi giorni, nelle pianure vicino Selwyn, un carniere di venti paia di quaglie non era considerato nulla di straordinario per una singola battuta di caccia». Buller affermò inoltre che, secondo quanto raccontavano i Māori, la specie in passato era molto numerosa anche nell'Isola del Nord, specialmente in alcune distese erbose, come quella di Murimotu nel distretto di Taupo. I cacciatori offrivano spesso quaglie ai membri dei tribunali māori per poter conservare il proprio titolo. Questa intensa carneficina a scopo sia alimentare che di divertimento provocò indubbiamente una grave diminuzione del numero totale di esemplari, mentre gli incendi dolosi devastarono le distese di praterie di erba tussock che costituivano il principale habitat di questi animali. Il declino fu repentino, della durata di appena uno o due anni, e nonostante i tentativi dei proprietari terrieri di preservare questo tipo di selvaggina destinando allo scopo vaste fette dei loro possedimenti, la specie si estinse intorno al 1875. Recentemente gli studiosi hanno iniziato a rigettare come causa dell'estinzione della specie la distruzione dell'habitat ad opera degli incendi e la caccia intensiva da parte dell'uomo, nonché l'introduzione delle specie alloctone. Infatti, dal momento che altre specie simili occupanti la medesima nicchia ecologica, come la quaglia comune, introdotta dagli europei, sono state in grado di affermarsi stabilmente con successo, i motivi suddetti non sembrano essere sufficienti. Nuove ipotesi presuppongono che le malattie trasferite dalle quaglie e dai fagiani introdotti potrebbero essere state la causa della insolitamente rapida scomparsa di questa specie.
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Galliformes Famiglia
Phasianidae Genere
Coturnix Species
Quaglia di Nuova Zelanda