Lanario
Una specie di Falco Nome scientifico : Falco biarmicus Genere : Falco
Lanario, Una specie di Falco
Nome botanico: Falco biarmicus
Genere: Falco
Contenuto
Descrizione Informazioni generali
Photo By Alan Manson , used under CC-BY-SA-2.0 /Cropped and compressed from original
Descrizione
Il lanario (Falco biarmicus, Temminck 1825) vive in Africa, nella penisola arabica, in Asia minore, in Italia e nei Balcani. Non si trova in Europa centrale. Il nome deriva dalla classificazione precedente Falco lanarius. Il termine attuale si riferisce al fatto di avere un rostro aggiuntivo posto sotto il becco chiamato "dente" e presente in tutti i rapaci e in alcuni passeriformi come le averle (doppia arma, bi-armicus).
Taglia
50 cm
Colori
Marrone
Nero
Bronzo
Grigio
Bianco
Habitat
Il lanario predilige gli spazi aperti come anche le pietraie o le zone semi desertiche contigue a rilievi caratterizzati da ripidi calanchi. Nei massicci rocciosi alti si trovano i luoghi di cova del falco. Più raramente vivono su rocce costiere. I partner di una coppia di lanari cacciano soprattutto nel periodo di crescita dei piccoli in compagnie di caccia. Insieme adocchiano le prede e cercano di cacciare a turno. Si nutre principalmente di uccelli come la taccola (Coloeus monedula), il piccione selvatico (Columba livia) ed altre specie che condividono il suo habitat. Soprattutto nei territori desertici poveri di cibo vengono predati a terra micro mammiferi, piccoli rettili e insetti. Occupa le parti più aride della steppa mediterranea inoltrandosi anche in pieno deserto. Nell'habitat mediterraneo è legato alle formazioni rocciose a strapiombo e si ciba principalmente di uccelli ed anche di roditori. Gli ambienti in cui si ritrova più frequentemente sono i pascoli, i campi incolti e le coltivazioni di cereali interrotti da querceti, macchie di olivi e fichi d'India. Nel Caucaso orientale gli habitat principali sono costituiti da aree aperte semidesertiche, alternate a basse dirupi rocciosi fino a 1900 metri sul livello del mare. Si trova in zone di montagna semi-aride, wadis, canyon e terreni boscosi pre-steppici cibandosi principalmente di roditori e uccelli. Negli habitat costituiti da aperti deserti sabbiosi, con scarse piogge, piccoli affioramenti rocciosi ed altre strutture vengono usati come siti dove accoppiarsi o tenere i posatoi. Le aree di nidificazione nelle zone di montagna del Negev hanno circa 250-300 giorni asciutti per anno. Rettili ed uccelli migratori trans-sahariani rappresenterebbero una vasta risorsa di cibo e il nido è posto direttamente sul suolo. Gli ambienti urbani sono stati colonizzati più frequentemente in Sudafrica ma sono confinati alle aree rurali con piccoli villaggi nel nord Africa e in Medio Oriente. Abitualmente vengono utilizzate rovine storiche come siti di nidificazione (Tunisia, Egitto e Sudan) mentre poche coppie vivono relativamente vicine alle aree urbane in Sicilia. In Sicilia i maschi impiegano notevole quantità di tempo per la caccia nelle aree cespugliose ( > 2m) con alta disponibilità di prede. Tuttavia molto tempo viene impegnato a volare sulle steppe cerealicole probabilmente alla ricerca di prede alternative agli uccelli.
Tipo di Dieta
Carnivoro
Informazioni generali
Area di Distribuzione
La sottospecie Falco biarmicus biarmicus è distribuita nell'Africa australe, la Falco biarmicus abyssinicus nell'Africa Occidentale, Orientale e nello Yemen, la sottospecie Falco biarmicus tanypterus vive in tutto il Medio Oriente, la Falco biarmicus erlangeri nell'Africa settentrionale ed infine la sottospecie Falco biarmicus feldeggii occupa l'Italia, la penisola balcanica, la Grecia e la Turchia. Il Lanario è attualmente specie rara e minacciata, contando nel territorio europeo all'incirca 250 coppie. La popolazione italiana non è uniformemente distribuita e conta circa 160-170 coppie nidificanti con una densità alquanto variabile tra le varie regioni. La presenza del Lanario è stata segnalata in date storiche, soprattutto nelle regioni meridionali e, pare, con una densità superiore a quella odierna. Attualmente la popolazione è molto stabile e piuttosto fedele ai siti di nidificazione. In Sardegna dove non nidifica, è stato osservato nei periodi al di fuori di quello riproduttivo. L'Emilia-Romagna rappresenta il limite nord di nidificazione, anche se esso è stato osservato ripetutamente ancora più a nord. Piccole o medie popolazioni vivono nel sud della Toscana, nel sud dell'Umbria, nell'Abruzzo occidentale, nel nord del Lazio e nelle Marche settentrionali. Molto probabilmente una piccola popolazione è presente anche in Campania, dove il Lanario è stato avvistato nel Parco del Cilento e nelle riserve naturali di Monte Cervati, dei Monti Alburni e nelle Gole del Calore. In Calabria, vi sarebbero 4-5 coppie, mentre una nuova, sarebbe stata scoperta nel 2016 sulla Sila. Puglia e Basilicata ospitano una buona popolazione, tuttavia la più consistente popolazione (80-100 coppie cfr Di Vittorio 2007) vive in Sicilia. Nella penisola Balcanica esiste, non ancora confermata, una piccola popolazione in Albania ed occupa le regioni montuose del sud-est della Serbia (3-5 coppie) e quelle costiere della Macedonia, della Croazia (10-20 coppie) e della Bosnia ed Erzegovina. Distribuito principalmente nella Grecia centrale e settentrionale ed occasionalmente nelle isole del Dodecanneso (36-55 coppie). In Bulgaria lo status è incerto, forse pochissime coppie nel nord-ovest (10 coppie). In Turchia le conoscenze sulla popolazione sono ancora scarse e frammentarie. È stato avvistato in tutte le parti del paese nella stagione degli accoppiamenti (occasionalmente nel Mar Nero e nella Tracia) (100-150 coppie). Nidificante con circa 5 coppie anche in tre distinte aree del Caucaso: centrale (sud Georgia, Azerbaigian occidentale), orientale (Azerbaigian orientale) e meridionale (sud Armenia).
Stato della Specie
Come altre specie di falchi, il Lanario ha subito negli anni cinquanta e sessanta il fenomeno del bracconaggio. Comunemente classificato “a rischio” è inserito nella categoria SPEC 3 ed elencato anche nell'appendice II del CITES. Il Lanario si può considerare a rischio di estinzione presso le popolazioni in cui è comune la pratica del furto delle uova e dei pulcini: Tunisia, Italia, Israele, Turchia e Grecia. In Sicilia negli anni '50 e '60 venne rubato un numero considerevole di individui (23 giovani solo nel 1967). Nell'Appennino emiliano gli individui sopravvissuti allo sterminio vennero successivamente catturati. Questo potrebbe avere avuto una ripercussione significativa sulle piccole popolazioni, con 3 fallimenti su 20 coppie riportati in Italia centrale. Accidentalmente è ucciso da armi da fuoco: 8 individui nel periodo 1950-70 negli Appennino, 4 (1985-8) nelle Marche; 10 (40% individui giovani) negli anni 1981-4 e 5 giovani in Sicilia (1995-8). Nel biennio 2003 - 2004 è stato prodotto il Piano d'Azione Nazionale per il Lanario dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) su richiesta del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio.
Photo By Alan Manson , used under CC-BY-SA-2.0 /Cropped and compressed from original
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Falconiformi Famiglia
Falconiformes Genere
Falco Species
Lanario