Cormorano
Una specie di Phalacrocorax Nome scientifico : Phalacrocorax carbo Genere : Phalacrocorax
Cormorano, Una specie di Phalacrocorax
Nome botanico: Phalacrocorax carbo
Genere: Phalacrocorax
Descrizione
Il cormorano è un uccello acquatico di grosse dimensioni, dal collo lungo e dal caratteristico manto nero lucente. Ama nutrirsi di pesci e abita tutti gli ambienti acquatici, dall'acqua dolce a quella marina. Si tratta di un ottimo nuotatore che preferisce catturare le proprie prede in volo.
Taglia
84 - 90 cm
Posizionamento del nido
Scogliera
Dimensioni della frizione
1 - 7 uova
Abitudini alimentari
I pesci costituiscono la base essenziale dell'alimentazione dei cormorani, che passano tuttavia solo il 20% della loro giornata a pescare, di preferenza al mattino e all'inizio del pomeriggio: la ricerca del cibo cessa in genere molto prima del tramonto. Le battute di caccia vengono interrotte da frequenti pause, durante le quali i cormorani si riposano e, fermi su banchi di sabbia o di fango, scogli, dighe, aspettano che le penne si asciughino. Questi uccelli non dedicano molto tempo alla ricerca del cibo perché sono pescatori eccezionali: non sanno lanciarsi in picchiata dall'alto dentro l'acqua, ma afferrano la preda con una rapidità strabiliante. In Camargue, il ricercatore tedesco Hafner ha osservato che le battute di caccia duravano raramente più di 3 minuti. In 60 secondi, questo uccello riesce a ingurgitare fino a 30 grammi di pesce. Nuotando sulla superficie dell'acqua, vi affonda a più riprese la testa per scovare le prede. Poi si tuffa per un tempo che va da una trentina di secondi a un minuto sotto l'acqua, dove si sposta tenendo le ali strettamente aderenti al corpo: avanza grazie alla spinta delle zampe e dei piedi che hanno larghe membrane interdigitali. Nello stagno di Etourneau, nella regione meridionale francese della Camargue, Hefner ha osservato nel 1981 due di questi uccelli catturare ciascuno 8 carpe (circa 400 grammi in totale) in 10 immersioni, compiendo tutta l'operazione in non più di una decina di minuti. Se la preda è grossa, il cormorano non la ingerisce immediatamente ma la estrae dall'acqua, poi la lancia in aria, quindi la afferra dalla parte della testa (le branchie e le pinne infatti potrebbero aprirsi in gola) e infine la inghiotte; oppure, giunto sulla terraferma, la fa a pezzi con il becco prima di mangiarla. A volte ha bisogno di un po' di tempo per ingurgitare il pesce, se questo è di grosse dimensioni. Può anche capitare che un uccello troppo vorace venga soffocato dall'enorme boccone: sono stati trovati diversi esemplari morti a causa della loro grande ingordigia. Il cormorano si dedica sia alla pesca solitaria, sia a battute di caccia in gruppo quando le prede sono particolarmente abbondanti: allora i pesci vengono circondati e sospinti verso la riva o un'insenatura così da poter essere catturati con maggiore facilità. Il cormorano è un animale pigro: non gli piace perdere troppo tempo per cercare il cibo. Ingurgita tra i 400 e i 700 grammi di pesce al giorno, circa il 15-17% del suo peso, scegliendo in genere le prede più abbondanti e più facili da catturare nella sua zona di alimentazione. Gli studi condotti in ambiente marino hanno messo in evidenza che questa specie, pur cibandosi di numerose varietà di pesci, preferisce il merluzzo, il nasello, l'anguilla, l'aringa e le sarde. In acqua dolce il cormorano preda persici, pesci gatto, abramidi, lasche, cavedani, savette, tinche, trote e ogni altro pesce disponibile. Nei bacini artificiali, dove il pesce gatto abbonda, è questa la preda più ricercata anche perché facile da catturare. Impatto ambientale La grande voracità e la spiccata predilezione per i bacini d'allevamento del pesce hanno comportato in passato una forte pressione venatoria nei confronti del cormorano. Da tempo è specie protetta, tanto che in alcuni stati europei, tra cui l'Italia, si è progressivamente manifestata negli ultimi decenni una colonizzazione graduale delle acque interne, a causa della saturazione numerica delle aree umide costiere conseguente al fortissimo incremento delle popolazioni. È quindi innegabile che, durante i mesi invernali laddove si concentrino in popolazioni numerose, le abitudini alimentari dei cormorani costituiscano una vera e propria piaga per gli stock ittici dei corsi d'acqua dolce, in particolare medio-piccoli, sia per il prelievo diretto che per le lacerazioni provocate alla cute dei pesci che sfuggono ai loro attacchi ma muoiono di stenti nei giorni successivi.
Tipo di Dieta
Pescivoro
Domande Frequenti
Informazioni generali
Area di Distribuzione
Animale soprattutto acquatico, legato per lo più alle acque a un tempo salate e fresche, il cormorano comune vive in tutti i continenti tranne che nell'America meridionale. Nidifica nell'estremo Nord-est degli Stati Uniti, a Terranova e in Groenlandia; in Europa, dalla Norvegia settentrionale al bacino del Mediterraneo. Nel continente africano abita le coste mediterranee e atlantiche fino in Mauritania ed è molto diffuso nell'Africa australe. In Asia, è presente fino in India e in Cina; in Giappone, solo l'isola di Honshū ospita una sua sottospecie. Altrove, lo si incontra nell'Africa orientale e nel Sud-est asiatico. Un'altra sottospecie abita in Australia, Tasmania, Nuova Zelanda e nelle isole Chatham. Le popolazioni nordiche (Europa, America settentrionale, Groenlandia, Islanda) sono le meno sedentarie e migrano, per svernare, fino a oltre il 40º parallelo. Nel XX secolo questa distribuzione ha subito grandi cambiamenti, soprattutto nelle terre interne, a causa, da un lato, della persecuzione di cui questi uccelli sono stati vittime da parte dei pescatori e, dall'altro, dalla trasformazione di alcuni habitat. Nell'Europa occidentale, il cormorano comune vive soprattutto sulle coste, mentre, più a est e nei Paesi Bassi, popolazioni nordiche nidificano nelle vicinanze di grandi distese di acque interne. La sola grande colonia di cormorani comuni degna di segnalazione in Germania si trova nella Pomerania occidentale. In Francia, le popolazioni si riproducono sulle isole e le falesie di Normandia, Piccardia e Bretagna, e più recentemente, ma in modo modesto, all'interno: sul lago di Grand-Lieu (Vandea), in Piccardia e nel Cher. Un tempo le colonie nidificanti in Italia si trovavano in Sardegna e Vallesanta (FE), mentre oggi si annoverano nidificazioni in molte aree del territorio nazionale. Luoghi di passo e di svernamento sono ormai tutte le acque interne, le coste, gli stagni costieri, le valli da pesca, ecc., dal livello del mare fino alla media montagna, con particolare concentrazione nel Delta del Po e nelle lagune venete. Questi uccelli, che preferiscono i mari riparati, evitano le acque profonde anche prossime alla terraferma e si allontanano raramente dalle rive: si possono vedere sui laghi, i bacini, i delta, gli estuari, i grandi corsi d'acqua, in genere quando la corrente è debole, più di rado se si tratta di torrenti. I cormorani trascorrono molto tempo a terra, appollaiati su scogli, falesie, banchi di sabbia, sbarramenti naturali e artificiali (dighe), relitti di navi, pali o alberi (preferibilmente i più spogli). I posatoi hanno in comune la vicinanza con l'acqua e la lontananza da ogni elemento perturbatore. Poiché sono animali gregari, i cormorani hanno bisogno di luoghi che garantiscano assoluta sicurezza, siano essi scogli, isolotti o campi con boschetti, oppure alte foreste situate a qualche chilometro dal mare. E l'habitat prescelto dalle colonie può anche trovarsi a grande altitudine, visto che questi uccelli possono compiere voli ad alta quota percorrendo lunghe distanze. I ricercatori Ali e Ripley, nel 1968, hanno avvistato degli stormi di cormorani a 3450 metri nel Kashmir e a 2000 metri in Armenia. I gabbiani volano spesso nelle vicinanze del cormorano comune perché si nutrono in modo indiretto dei frutti della sua pesca. Infatti, se viene disturbato nel corso della digestione, il cormorano rigurgita facilmente il contenuto del suo stomaco prima di fuggire: le parti della preda meno digeribili, come le spine e le squame, sono avvolte in una specie di sacca di muco rosso prodotto dalle pareti dello stomaco. Ed è proprio su questo bocconcino prelibato che i gabbiani si gettano in picchiata. I cormorani comuni vivono anche accanto ad altre specie di cormorani senza che con queste vi sia una vera concorrenza alimentare: infatti le loro prede sono più grosse e non interessano molto i potenziali rivali. Alcune sottospecie del cormorano comune si installano spesso, per nidificare, vicino a colonie di uccelli d'altre specie, per esempio spatole, garzette e soprattutto aironi cinerini: un esempio è dato dalle migliaia di coppie di Phalacrocorax carbo maroccanus stanziate intorno al banco di Arguin, in Mauritania, un'oasi faunistica di primaria importanza, dove numerose specie convivono a stretto contatto.
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Suliformes Famiglia
Phalacrocoracidae Genere
Phalacrocorax Species
Cormorano