Gufo dagli occhiali
Una specie di Pulsatrix Nome scientifico : Pulsatrix perspicillata Genere : Pulsatrix
Gufo dagli occhiali, Una specie di Pulsatrix
Nome botanico: Pulsatrix perspicillata
Genere: Pulsatrix
Descrizione
Il gufo dagli occhiali (Pulsatrix perspicillata Latham, 1790) è un grande rapace tropicale appartenente alla famiglia degli Strigidi. È il più grande rappresentante dei gufi nell'ecozona neotropicale ed è chiamato così perché il disegno facciale di colore bianco assomiglia ad un paio di occhiali. È diffuso dall'America Centrale fino a gran parte dell'America del Sud esclusa la parte meridionale. Nonostante sia assai ben diffuso in gran parte del suo areale, a causa della sua naturale diffidenza e riservatezza il gufo dagli occhiali risulta assai raro da avvistare. La sua innata cautela lo porta infatti a preferire come propria dimora luoghi selvaggi e relativamente difficili da raggiungere, come dense foreste pluviali e savane alberate, anche se qualora non venga disturbato dall'uomo può frequentare anche ambienti antropizzati, risultando un valido aiutante contro gli insetti e i murini. La sua dieta risulta abbastanza varia, in quanto esso si nutre praticamente di tutto ciò che è in grado di inghiottire dopo averlo spezzettato col forte becco, in particolare piccoli mammiferi fino alla grandezza di opossum, uccelli di piccole dimensioni tra cui anche piccoli gufi e insetti.
Taglia
43-52 cm (16.9-20.5 in)
Posizionamento del nido
Cavità
Abitudini alimentari
Il gufo dagli occhiali è carnivoro, preferisce mangiare topi ed insetti ma ha come preda la maggior parte di ciò che è in grado di catturare. Piccoli mammiferi tra cui opossum, moffette dal cappuccio, furetti, conigli, formichieri, pipistrelli, piccoli roditori e murini; alcuni ricercatori hanno scoperto anche che si ciba di bradipi tridattili grandi quattro volte lo stesso gufo, grazie alla grande lentezza di questi. Ancora, il gufo dagli occhiali si può cibare di uccelli, che riesce a ghermire mentre riposano, tra cui corvi, gazze ladre, ghiandaie, piccoli gufi, oropendole, piccioni e rigogoli. Cercando nella vegetazione può catturare anche grandi insetti, bruchi, cavallette, scarafaggi e più raramente ragni di grandi dimensioni. Può nutrirsi altresì di rettili, in particolare piccole lucertole, pesci, rane, raganelle e insolitamente, nelle foreste di mangrovie, anche granchi e gamberi di fiume. L'alimentazione del gufo dagli occhiali è nota grazie ad esami delle sue borre (rigurgiti delle parti indigeribili delle prede), che contengono crani, becchi, zampe e unghie di uccelli e mammiferi, o anche peli, squame e piume che rimangono intatte; ci possono essere anche borre di piante che però provengono dall'intestino dell'animale predato.
Habitat
Il gufo dagli occhiali si trova in Messico, America Centrale (Belize, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama), Trinidad e Tobago e Sud America (Colombia, Venezuela, Suriname, Guyana francese, Guyana, Paraguay, Ecuador , Perù, Bolivia, Brasile, Argentina). Il gufo dagli occhiali è principalmente un uccello delle foreste pluviali tropicali, che si trova principalmente in aree in cui la fitta foresta di vecchia crescita è abbondante. Tuttavia, può entrare in habitat secondari, come i bordi della foresta, specialmente durante la caccia. A volte, sono stati trovati in foreste secche, pianure savane alberate, piantagioni e aree semi-aperte con alberi. In aree come la Costa Rica, possono abitare foreste montane subtropicali fino a 1.500 m (4.900 piedi), sebbene siano generalmente associate a foreste di pianura.
Tipo di Dieta
Carnivoro
Domande Frequenti
Informazioni generali
Comportamento
Questa specie è in gran parte notturna, iniziando l'attività proprio intorno al momento dell'ultima luce al crepuscolo e di solito tornando sui loro posatoi per il giorno intorno alla prima luce. È un uccello solitario, non sociale, che di solito si posa singolarmente ogni giorno e solo pacificamente associato con altri della propria specie a fini riproduttivi. Il gufo dagli occhiali è in genere il gufo più grande e dominante nella sua gamma, con il grande gufo cornuto più grande (Bubo virginianus) che si avventura raramente nei veri habitat della foresta pluviale. La maggior parte della caccia inizia con il gufo appollaiato su un ramo e scansionando l'area, quindi cadendo con un balzo rapido quando si trova la preda. Preda principalmente su una vasta gamma di mammiferi, mangiando quasi tutto ciò che è notturno attivo. Vari roditori possono essere primari ma praticamente ogni tipo di piccolo mammifero nel suo habitat è vulnerabile. Il cibo principale di gran lunga a Oaxaca, in Messico, era il ratto rampicante di Peters (Tylomys nudicaudus) seguito da opossum di topo (Marmosa ssp.) Di specie non identificate. Numerosi pipistrelli, come i pipistrelli dal naso a lancia (Phyllostomus hastatus) e i pipistrelli dalle orecchie larghe (Nyctinomops laticaudatus), sono apparentemente piuttosto vulnerabili. Le scimmie più piccole come i tamarini (Saguinus ssp.) Possono essere vulnerabili alla predazione. Le specie di prede possono essere più pesanti del gufo comune, pesare oltre 1,5 kg (3,3 libbre), possibilmente fino a 2-4 kg (4,4-8,8 libbre) in opossum Didelphis, Mephitis skunks e agoutis (Dasyprocta ssp.). È stato riferito che anche il bradipo tridattilo (Bradypus variegatus) è stato ucciso, in particolare una femmina adulta stimata in peso da 3,5 a 4,5 kg (da 7,7 a 9,9 libbre) o più di quattro volte il peso del gufo stesso. Anche gli invertebrati vengono mangiati regolarmente, secondo solo per importanza ai mammiferi e possono essere costituiti principalmente da bruchi, ma anche granchi, lumache, grandi insetti e ragni. Gli insetti possono essere raccolti direttamente dal fogliame mentre i grandi gufi si nutrono attivamente. Le rane sono anche registrate tra le loro prede. Vengono anche catturati gli uccelli, comprese le specie principalmente di medie dimensioni nella gamma di peso medio da 100 a 500 g (3,5-17,6 once), come ghiandaie, oropendole (Psarocolius ssp.), Motmot (Momota ssp.) E piccioni (Patagioenas ssp.), che vengono tolti dai loro posatoi notturni e forse piccoli tipi di gufo. Non si sa in che modo i gufi dagli occhiali interagiscono con altri gufi, ma uno studio in cui la riproduzione di un certo numero di specie di gufi veniva riprodotta in Costa Rica, i gufi dagli occhiali sembravano i meno sensibili, né vocalmente stimolati dalla chiamata di altre specie di gufo né dalla riproduzione di chiamate della propria specie.
Area di Distribuzione
Il suo vasto areale va dal sud del Messico fino ad una buona parte dell'Argentina e ai due terzi del Sud America, ma è maggiormente concentrato nella parte nord-occidentale. È molto diffuso in Costa Rica, in Colombia e nella Foresta Amazzonica, mentre nelle altre zone la sua presenza è meno frequente. Il gufo dagli occhiali è una specie notturna che preferisce vivere nelle vicinanze dell'acqua, dato che ama l'umidità, dove siano presenti alberi voluminosi come il Pithecellobium e l'Anacardium; in generale si trova in dense foreste pluviali, dove i grandi alberi gli offrono un riparo sicuro e tranquillo, tuttavia si adatta anche a foreste asciutte, zone di fitta boscaglia alternata a radure, in foreste a galleria, nelle savane alberate, nei frutteti o anche in piantagioni come quelle di caffè purché con alberi sparsi. È stanziale a quote comprese tra il livello del mare e i 500 metri, sebbene possa raramente raggiungere anche altitudini prossime ai 5000 metri, anche se a quelle quote non è stanziale.
Stato della Specie
Questa specie viene elencata tra le specie a rischio minimo nella lista rossa della IUCN poiché prima di tutto ha un areale vastissimo (stimato essere circa 12,7 milioni di km²), poi perché, sebbene sia in leggera diminuzione, ha una tendenza stabile nel numero tale da non raggiungere lo status di specie vulnerabile e per ultimo perché la dimensione della popolazione è molto grande (stimata tra i 500 000 e i 5 milioni di individui). Mikich e Bérnils, autori della lista rossa della fauna minacciata in Panamá, affermano che in futuro potrebbe essere minacciato dalla deforestazione, difatti anche se può sembrare che la tolleri bene perché si può trovare in aree coltivate e in foreste tropicali decidue, necessita di aree boschive per una buona nidificazione, e da un forte calo della popolazione della sua specie, in particolare nel suo habitat naturale; da questo deriva l'aumento della competitività per trovare un luogo in cui nidificare e per cercare il cibo necessario alla sopravvivenza. Inoltre, viene ucciso perché alcuni danno per vere le credenze popolari che lo rendono inquietante e perché il gufo talvolta attacca il pollame della popolazione del luogo che viene avvisata da alcuni uccelli irritati dalla presenza di esso, in particolare i passeriformi, che con il loro verso allarmano gli animali nelle vicinanze e di conseguenza anche l'uomo. Il gufo dagli occhiali viene fatto riprodurre in cattività per poi venir rilasciato in natura attraverso programmi che cercano di salvare il suo habitat; altrimenti viene custodito nei giardini zoologici. La specie è elencata tra le specie protette della Convenzione di Berna e della CITES, in entrambe presente nell'Allegato II; pertanto è vietata qualsiasi forma di cattura, di detenzione o di uccisione intenzionale, il deterioramento o la distruzione intenzionale dell'habitat e la detenzione o il commercio dell'animale o di sue parti.
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Strigiformi Famiglia
Strigidae Genere
Pulsatrix Species
Gufo dagli occhiali