Gracchio alpino
Una specie di Pyrrhocorax Nome scientifico : Pyrrhocorax graculus Genere : Pyrrhocorax
Gracchio alpino, Una specie di Pyrrhocorax
Nome botanico: Pyrrhocorax graculus
Genere: Pyrrhocorax
Photo By Ken Billington , used under CC-BY-SA-3.0 /Cropped and compressed from original
Descrizione
Il gracchio alpino (Pyrrhocorax graculus (Linnaeus, 1766)) è un uccello passeriforme della famiglia dei Corvidae.
Taglia
37 - 39 cm
Colori
Nero
Posizionamento del nido
Scogliera
Abitudini alimentari
Il gracchio alpino è un uccello tendenzialmente onnivoro, nel quale la componente carnivoro/insettivora è preponderante durante il periodo caldo e quella vegetariana predomina durante i mesi freddi. Questi uccelli cercano il cibo al suolo in gruppi, scandagliando l'erba bassa e il suolo col becco alla ricerca di prede o altro materiale potenzialmente commestibile. Le aree di foraggiamento cambiano durante l'anno, mantenendosi più in quota durante l'estate (quando gli uccelli in riproduzione evitano le quote inferiori, nonostante il fatto che ivi potrebbero facilmente reperire grandi quantità di cibo lasciate dai turisti) e scendendo gradatamente verso valle con le prime nevicate, raggiungendo i centri abitati in marzo-aprile prima di ritornare sulle cime: nelle aree con presenza di strutture alberghiere in quota, i gracchi (soprattutto i giovani) tendono invece a non scendere mai a valle, reperendo in quei luoghi il cibo necessario. Durante la tarda primavera ed i mesi estivi, la dieta del gracchio alpino si compone quasi esclusivamente di piccoli insetti (soprattutto i piccoli coleotteri Selatosomus aeneus e Otiorhynchus morio, oltre che cavallette, bruchi, lumache e bigattini). In autunno, inverno ed all'inizio della primavera, invece, questo uccello mangia soprattutto bacche (mirtillo ed altri frutti di bosco, ginepro, olivello, uva ursina, bagolaro), cinorrodi di rosa canina, frutta (mele, pere, uva) e talvolta i fiori di zafferano maggiore, questi ultimi forse come fonte di carotenoidi. Nelle aree turistiche, inoltre, i gracchi alpini (in particolar modo i giovani individui) integrano la propria dieta coi rifiuti lasciati dall'uomo, diventando presenze frequenti lungo i sentieri, nelle aree pic-nic e nelle discariche dei resort. Similmente a quanto osservabile in molti corvidi, anche il gracchio alpino conserva il cibo in surplus in spaccature della roccia per poi consumarlo durante i periodo di magra, avendo cura di coprirlo con dei sassolini.
Habitat
Ha nidificato a 6.500 m (21.300 piedi), più alto di qualsiasi altra specie di uccelli, superando anche il gracchio dal becco rosso che ha una dieta meno adatta alle altitudini più elevate. Di solito nidifica in cavità e fessure su pareti rocciose inaccessibili, anche se localmente userà buchi tra le rocce nei campi e foraggi in habitat aperti come prati alpini e pendii ghiaiosi fino al limite degli alberi o inferiori, e in inverno si riunirà spesso intorno all'uomo insediamenti, stazioni sciistiche, alberghi e altre strutture turistiche.
Tipo di Dieta
Onnivoro
Domande Frequenti
Informazioni generali
Area di Distribuzione
Il gracchio alpino è diffuso in un ampio areale paleartico, che va dalla Spagna alla Cina centrale. In Europa meridionale, la specie è diffusa nella Cordigliera Cantabrica, nei Pirenei, nelle Alpi, nella penisola balcanica, oltre che a Creta ed in Corsica. In Medio Oriente è possibile osservare questi uccelli in Turchia e nel Levante, a sud fino al Monte Hermon, oltre che in Caucaso, Kurdistan, monti Elburz e Zagros, spingendosi ad est attraverso l'Asia centrale fino ai monti Altaj e Sajany a nord (attraverso il centro-nord dell'Afghanistan, il Pamir, il Tien Shan, con una popolazione isolata nel nord del Belucistan) e alle propaggini occidentali dell'Arunachal Pradesh attraverso le pendici meridionali dell'Himalaya a sud (dal Kashmir al sud del Tibet, attraverso Nepal, Bhutan e Sikkim). In Nordafrica, il gracchio alpino è osservabile nel Rif ed in Alto e Medio Atlante, in Marocco). Durante l'ultima era glaciale, i gracchi alpini erano diffusi anche in Francia e alle Canarie, e fino al XVIII secolo anche sui Monti Tatra. In Italia, la specie nidifica su tutto l'arco alpino (pur essendo comune solo in Valle d'Aosta e sulle Alpi Dinariche) e sull'Appennino. Si tratta di uccelli stanziali in tutto il loro areale, che tuttavia durante l'inverno (pur mantenendo i posatoi dove passare la notte sempre nello stesso luogo in quota) scendono più a valle per reperire il cibo: esemplari in dispersione, tuttavia, sono stati osservati fino in Repubblica Ceca, Ungheria e a Cipro, mentre alcuni esemplari provenienti dal Marocco hanno stabilito una colonia riproduttiva nei pressi di Malaga. Il gracchio alpino è una specie d'alta montagna: questi uccelli popolano i pascoli alpini al di sopra della linea degli alberi, con presenza di falesie rocciose o pietraie dove cercare riparo per la notte e nidificare, fra i 1260 e i 2880 m di quota in Europa, fra i 2880 e i 3900 m di quota in Nordafrica e fra i 3500 e i 5000 m di quota sull'Himalaya. Singole coppie hanno nidificato a 6500 m di quota, mentre non è raro osservare gruppetti di esemplari seguire i rocciatori sul Monte Everest fin oltre gli 8000 m.
Photo By Ken Billington , used under CC-BY-SA-3.0 /Cropped and compressed from original
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Passeriformes Famiglia
Corvidae Genere
Pyrrhocorax Species
Gracchio alpino