Kakapo
Una specie di Strigops Nome scientifico : Strigops habroptila Genere : Strigops
Kakapo, Una specie di Strigops
Nome botanico: Strigops habroptila
Genere: Strigops
Contenuto
Descrizione Informazioni generali
Descrizione
Il cacapò è un grosso pappagallo dalla costituzione robusta: gli adulti possono misurare tra i 58 e i 64 cm di lunghezza per un peso che può variare tra i 950 g e i 4 kg. I maschi sono più grandi delle femmine. Ventotto maschi esaminati nel corso di uno studio pesavano in media 2 kg, mentre i trentanove presi in esame nel corso di un'altra ricerca pesavano in media 2,06 kg. Le femmine esaminate durante gli stessi studi, ventotto e diciotto, pesavano in media, rispettivamente, 1,5 e 1,28 kg. Il cacapò è il pappagallo più pesante del mondo, e il suo peso supera in media di circa 400 g quello del più grande tra i pappagalli capaci di volare, l'ara giacinto. Non può volare, in quanto ha ali relativamente corte per un uccello di tali dimensioni ed è privo della carena sullo sterno alla quale aderiscono i muscoli delle ali negli altri uccelli. Esso usa le sue ali per tenersi in equilibrio e attutire la caduta quando salta giù dagli alberi. A differenza di molti altri uccelli terricoli, è in grado di accumulare grandi quantità di grasso corporeo. Le piume che ricoprono le regioni superiori del cacapò sono di colore verde muschio-giallastro, barrate o chiazzate di nero o grigio-brunastro scuro, e consentono all'animale di fondersi perfettamente tra la vegetazione nativa. I vari individui possono presentare vari gradi di screziature, tonalità e intensità di colore - gli esemplari museali indicano che alcuni uccelli erano di colore completamente giallo. Petto e fianchi sono di colore verde-giallastro striato di giallo. Il ventre, il sottocoda, il collo e la faccia sono prevalentemente giallastri, striati di verde chiaro e debolmente chiazzati di grigio-brunastro. Dal momento che le piume non hanno bisogno della forza e della rigidità richieste per il volo, sono eccezionalmente morbide, così come indica l'epiteto specifico habroptila. Il cacapò possiede un evidente disco facciale di sottili piume che ricorda il volto di un gufo: di conseguenza, presso i primi coloni europei divenne noto come owl parrot, «pappagallo gufo». Il becco è circondato da delicate vibrisse, o «baffi», che l'uccello utilizza per orientarsi, captando i segnali del terreno mentre cammina con la testa abbassata. Il becco è per lo più color avorio, con alcune parti del ramo superiore grigio-bluastre. Gli occhi sono marrone scuro. I piedi sono grandi, ricoperti di squame e, come quelli di tutti i pappagalli, zigodattili (cioè con due dita rivolte in avanti e due all'indietro). Gli artigli prominenti sono di particolare aiuto nell'arrampicata. Le estremità delle penne della coda spesso sono del tutto usurate per il fatto di essere continuamente trascinate per terra. Le femmine si distinguono facilmente dai maschi, in quanto hanno testa più stretta e meno bombata, becco più stretto e proporzionalmente più lungo, cera e narici più piccole, zampe e piedi più sottili e di colore grigio-rosato, e coda proporzionalmente più lunga. Anche se il colore del piumaggio non si discosta molto da quello dei maschi, varia leggermente la sua tonalità, con una minore quantità di giallo e di chiazze. Rispetto ai maschi, tendono ad opporre maggiore resistenza e ad essere più aggressive quando vengono maneggiate. Le femmine che stanno nidificando, inoltre, presentano una placca incubatrice sulla pelle nuda del ventre. Alla nascita i piccoli di cacapò, nidicoli, sono ricoperti di piumino bianco-grigiastro, attraverso il quale si può facilmente vedere la loro pelle rosa. Diventano completamente ricoperti di piume verso i 70 giorni di età, quando lasciano il nido. I giovani tendono ad avere la colorazione di un verde più opaco, con macchie di un nero più uniforme e meno giallo sulle piume. Sono inoltre distinguibili grazie alla coda, alle ali e al becco più corti. A questo stadio dello sviluppo, presentano un anello di brevi piume intorno agli occhi simili a delle ciglia. Come molti altri pappagalli, i cacapò emettono un'intera varietà di richiami. Oltre ai rimbombi e ai richiami squillanti dei loro rituali di corteggiamento (vedi il capitolo «Riproduzione»), lanciano spesso dei rumorosi skraark per annunciare la loro posizione ad altri uccelli. Il cacapò ha un olfatto ben sviluppato, di grande aiuto per le sue abitudini di vita notturne. È in grado di distinguere i vari odori mentre si aggira in cerca di cibo, un comportamento registrato solo in un'altra specie di pappagallo. Il grande rapporto bulbo olfattivo/cervello (vale a dire il rapporto tra il diametro massimo del bulbo olfattivo e quello del cervello) indica che, in effetti, ha un senso dell'olfatto più sviluppato rispetto ad altri pappagalli. Una delle caratteristiche più sorprendenti del cacapò è il suo particolare odore di muffa. Dato il suo senso dell'olfatto ben sviluppato, questo odore potrebbe essere un feromone. Purtroppo, come è facile immaginare, l'odore spesso avverte i predatori della presenza di questo animale. Trattandosi di una specie notturna, il cacapò ha adattato i suoi sensi per vivere nell'oscurità. Varie strutture encefaliche correlate con il senso della vista, come il tetto ottico, il nucleo rotondo e l'entopallio, sono più piccole in relazione alle dimensioni complessive del cervello rispetto a quelle dei pappagalli diurni. La sua retina presenta alcune peculiarità proprie di altri uccelli notturni, ma anche alcune qualità tipiche degli uccelli diurni, e si presta a funzionare al meglio in condizioni di luce crepuscolare. Tali adattamenti consentono al cacapò di avere una maggiore sensibilità alla luce con una scarsa acuità visiva.
Taglia
64 cm
Abitudini alimentari
Il becco del cacapò è perfetto per macinare finemente il cibo. Per questo motivo il cacapò ha un ventriglio molto piccolo rispetto ad altri uccelli della stessa taglia. La sua dieta è generalmente vegetariana, in quanto si nutre di piante autoctone, semi, frutti, polline e perfino dell'alburno di alcuni alberi. Uno studio del 1984 ha identificato almeno 25 specie nel suo menu. Ama in particolar modo i frutti dell'albero di rimu e durante le stagioni in cui sono abbondanti si nutre quasi esclusivamente di questi. Il cacapò ha la caratteristica abitudine di afferrare una foglia o una fronda con un piede e spogliare le parti nutrienti della pianta con il becco, lasciando una palla di fibra indigeribile. Questi piccoli pezzi di fibre vegetali sono un segno distintivo della presenza dell'uccello. Si ritiene che il cacapò sfrutti l'azione di batteri presenti nel primo tratto del tubo digerente per fermentare e digerire meglio le sostanze di origine vegetale. Il menù del cacapò cambia in base alla stagione. Tra le specie mangiate più di frequente durante l'intero corso dell'anno figurano Lycopodium ramulosum, Lycopodium fastigium, Schizaea fistulosa, Blechnum minus, Blechnum procerum, Cyathodes juniperina, Dracophyllum longifolium, Olearia colensoi e Thelymitra venosa. Piante diverse appartenenti alla stessa specie vengono spesso trattate in maniera diversa. Il cacapò lascia dietro di sé prove evidenti della sua attività di ricerca del cibo su un'area di foreggiamento che, a seconda degli individui, può variare da 10 m per 10 a 50 m per 100. I terreni di foraggiamento del cacapò ospitano quasi sempre cespugli di manuka e di Lepidothamnus intermedius.
Tipo di Dieta
Erbivoro
Informazioni generali
Stato della Specie
I reperti fossili indicano che, in epoca pre-polinesiana, il cacapò era il terzo uccello più comune della Nuova Zelanda ed era diffuso su tutte e tre le isole principali. Tuttavia, la popolazione è diminuita in maniera massiccia sin dall'arrivo dei primi esseri umani nel paese. A partire dal 1891, vengono portati avanti programmi di conservazione per scongiurarne l'estinzione. Quello di maggior successo è stato il Kakapo Recovery Programme («Programma per il recupero del cacapò»), istituito nel 1989 e tuttora in corso.
Scientific Classification
Divisione
Cordati Classe
Uccelli Ordine
Psittaciformi Famiglia
Psittacidae Genere
Strigops Species
Kakapo