Upupa
Una specie di Upupa Nome scientifico : Upupa epops Genere : Upupa
Upupa, Una specie di Upupa
Nome botanico: Upupa epops
Genere: Upupa
Descrizione
L'upupa è un animale piuttosto raro, inconfondibile per via della testa rossa con dei ciuffi striati di nero e il corpo nero a strisce bianche. Dal 2008 è divenuto l'uccello nazionale dello stato di Israele. Il suo nome deriva dalla traslitterazione onomatopeica del suo verso.
Taglia
25 - 32 cm
Abitudini alimentari
L'alimentazione dell'upupa si basa quasi esclusivamente sugli insetti: vengono preferiti grilli, grillotalpa, coleotteri, larve e bruchi di varie specie, oltre a formiche, cavallette e crisalidi. Più raramente, questi animali si cibano anche di altri invertebrati come lombrichi, molluschi e ragni. L'animale non disdegna di tanto in tanto di integrare la propria dieta anche con piccoli vertebrati (principalmente lucertole neonate e piccoli anfibi), uova e anche nidiacei di uccelli che nidificano al suolo, oppure con materiale di origine vegetale, come bacche e meno frequentemente anche granaglie. L'upupa cerca il cibo al suolo ed in maniera solitaria, inserendo più volte anche fino alle narici nel terreno (o fra rocce, pile di foglie morte, sterco) il lungo becco fin quando, grazie al tatto ben sviluppato, percepisce la presenza di una galleria sotterranea: a questo punto, l'animale comincia a seguire percorsi circolari, sondando continuamente il terreno per individuare l'inquilino della galleria. Una volta trovato, l'upupa apre il becco conficcato nel suolo grazie ai potenti muscoli mandibolari, in modo tale da poter catturare la preda sottoterra: qualora non riesca ad afferrarla immediatamente, l'animale non ha problemi a scavare nel terreno raspando con le forti zampe, mettendo a nudo le gallerie o le tane in cui le prede si rifugiano per poi cibarsene. Mentre scandaglia il terreno alla ricerca di gallerie, l'upupa può cercare il cibo anche servendosi della vista sulla superficie, nutrendosi dei piccoli animali messi in fuga durante le sue attività. Può succedere, anche se piuttosto raramente, che questi uccelli si nutrano al volo, sfruttando la rapidità e l'imprevedibilità del volo per catturare gli insetti (api, calabroni o mosconi): generalmente questo avviene qualora le prede siano presenti in ingenti quantità, come gli sciami di mosche nei pressi dei mucchi di letame. Generalmente, il range di taglia delle potenziali prede dell'upupa varia fra 1 e 15 cm, con preferenza per prede di piccola taglia, fra i 2 ed i 3 cm di lunghezza: spesso l'animale rimuove le parti chitinose difficili da digerire (come zampe e ali) dalla preda prima di ingoiarla, lanciandola in aria ed afferrandola col becco. Se la preda è particolarmente voluminosa, l'animale la sbatte ripetutamente al suolo o contro una roccia (generalmente ciascun esemplare ha un proprio sito preferito contro il quale compiere questa operazione), in modo tale da sopraffarla ed esporne le parti tenere.
Habitat
L'upupa ha due requisiti fondamentali del suo habitat: terreno nudo o poco vegetato su cui foraggiare e superfici verticali con cavità (come alberi, rupi o anche pareti, cassette nido, pagliai e tane abbandonate) in cui nidificare. Questi requisiti possono essere forniti in una vasta gamma di ecosistemi e di conseguenza l'upupa abita una vasta gamma di habitat come brughiere, steppe boscose, savane e praterie, nonché radure forestali.
Tipo di Dieta
Insettivoro
Domande Frequenti
Informazioni generali
Comportamento
In quella che a lungo si pensava fosse una posizione difensiva, le upupa prendono il sole allargando le ali e la coda in basso contro il suolo e inclinando la testa verso l'alto; spesso piegano le ali e si pavoneggiano a metà. Si divertono anche a fare bagni di polvere e sabbia.
Area di Distribuzione
L'upupa è diffusa in un areale assai vasto che comprende la maggior parte delle ecozone paleartica ed afrotropicale: essa è infatti diffusa in gran parte dell'Europa (fatta eccezione per le isole britanniche, i Paesi Bassi e la Scandinavia) e dell'Africa, ad est fino al Giappone ed al Sud-est asiatico. Esemplari erratici della sottospecie saturata sono stati osservati addirittura in Alaska, nei pressi del delta dello Yukon, così come capita che vengano segnalati esemplari di questa specie anche in Inghilterra meridionale e perfino a nord fino all'Islanda. L'upupa predilige i luoghi secchi, con suolo sabbioso o terroso, presenza di vegetazione sparsa e superfici verticali (alberi morti, pali, muri, fienili, edifici abbandonati, cassette-nido o cavità fra le rocce) dove poter nidificare: queste caratteristiche sono riscontrabili in un gran numero di habitat e perciò questo uccello è osservabile in un gran numero di ecosistemi, dalle lande alla savana, dalla steppa agli spiazzi erbosi nelle foreste. La sottospecie malgascia risulta maggiormente legata alle aree ricoperte di vegetazione, in quanto la si trova spesso associata anche alla foresta primaria. L'upupa si adatta molto bene anche alla convivenza con l'uomo e perciò la si può trovare in una vasta gamma di paesaggi modificati a scopo agricolo, come oliveti, vigne, campi coltivati, pascoli, frutteti e zone verdi urbane; la specie ha per contro abbandonato le monocolture presenti nelle pianure più fertili. In Italia, questo uccello si trova praticamente ovunque (ad eccezione dell'Arco Alpino e delle zone più elevate dell'Appennino), colonizzando le aree rurali e quelle suburbane non eccessivamente antropizzate. Si tratta di una specie che tende a migrare verso sud con l'abbassarsi delle temperature, per poi ritornare in primavera: può capitare tuttavia che qualche esemplare si fermi anche durante l'inverno.