Gazza beccodorato

Le gazze blu sono, come si può giudicare dalle loro belle code, uccelli essenzialmente arboricoli; sebbene, mentre di solito si incontrano in zone della giungla pesante, si avventurano anche tra gli alberi tra la coltivazione e, a volte, a spalancare i fianchi delle montagne in alta quota. Si nutrono spesso di terra e poi adottano una curiosa andatura saltellante, con la coda alta per evitare che venga a contatto con il suolo. Vivono in gruppi di sette o otto uccelli e sono molto parziali rispetto a particolari località, così che una volta che una parte ha preso la sua dimora in un particolare nullah o area boschiva, generalmente si trova lì. Sono molto attivi, volano incessantemente dal ramo al ramo e non esitano a lanciarsi in alto quando si vola da una cresta all'altra; una festa di questi uccelli che attraversa un nullah da uno sparo sopra la testa è uno spettacolo curioso, con le loro lunghe code che ondeggiano nell'aria e la luce che splende attraverso le piume. Il volo è piuttosto lento, affaticato e ondulato una volta che l'uccello viene scoperto. Il cibo è composto da piccoli mammiferi, uova e giovani di altri uccelli, insetti e frutti e bacche selvatiche di vario genere. Questo uccello è molto rumoroso; la chiamata ordinaria è aspra e grattugiata, ma ha una grande varietà di note, alcune delle quali sono abbastanza melodiose.

La gazza beccogiallo occupa un areale che comprende gran parte delle pendici meridionali dell'Himalaya, da Hazara al confine fra Cina (Yunnan occidentale) e Birmania), attraverso il nord di Pakistan e India (Himachal Pradesh, Uttarakhand, Sikkim e Assam), il Kashmir, il Nepal, il Bhutan e il Tibet sud-orientale, a sud fino al Brahmaputra: due popolazioni disgiunte (corrispondenti ad altrettante sottospecie) sono inoltre presenti rispettivamente nell'area di confine fra Manipur e Birmania centro-occidentale (Chin Hills) e nel Tonchino nord-occidentale. L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta decidua temperata montana e submontana, a prevalenza di quercia e castagno, fra i 1500 ed i 3000 m di quota (sebbene soprattutto nella porzione orientale dell'areale sia più comune da osservare sopra i 1830 m di quota, . Si tratta di uccelli tendenzialmente sedentari, tuttavia soprattutto nelle aree più in quota non è raro che essi tendano a scendere di quota per evitare i rigori dei mesi freddi.

Non minacciato a livello globale.